Il potere in Occidente oggi si è spostato dalla Chiesa e dallo Stato alle multinazionali. L’obiettivo non è più redimere le genti. Si sta verificando un’esternalizzazione dei compiti che lo Stato un tempo considerava propri come, ad esempio, la raccolta di informazioni e conoscenze sull’intera popolazione e sui singoli utenti, precedentemente noti come individui. Le piattaforme gestiscono entrambe le sfere, nella veste di mercati. Dovremmo interpretare questo processo come una sfida progettuale e concepire geek, amministratori, designer, marketer, imprenditori tecnologici e scienziati comportamentali come i pastori del nostro tempo. Ma il loro incarico esplicito è quello di rimanere invisibili, dunque non responsabili. La loro guida è percepita come un’astratta governance algoritmica, la legge dell’intelligenza artificiale e dei big data. (G. Lovink, “Le paludi della piattaforma. Riprendiamoci internet”, Nero editions)