Tagliagambe afferma con forza che
Il gemello digitale (…) cresce insieme al (…) fratello fisico e può evolversi fino a diventarne una vera e propria replica. Idealmente, pertanto, un gemello digitale può arrivare a contenere tutte le informazioni dell’altro attraverso una rappresentazione tridimensionale dei suoi aspetti. Non si tratta di una semplice copia o di un’immagine speculare: l’associazione tra realtà fisica e quella virtuale consente di attivare un’analisi dei dati e un monitoraggio dei sistemi del primo tale per cui è possibile ragionare in modalità predittiva, affrontando i problemi prima ancora che questi si verifichino. (S. Tagliagambe, “Metaverso e gemelli digitali. La nuova alleanza tra reti naturali e artificiali”)