Realismo capitalista comunicativo

Espressione usata da Mark Fisher per definire il dispositivo politico-culturale che definisce ciò che è nuovo, contemporaneo, prioritario. In particolare, feticizza la disruption tecnologica, identificandola con il progresso, e ne stigmatizza critici e critica e riduce a livello espistemologico e ontologico la gamma delle opportunità a quelle effettivamente implementate dalle mega-macchine eterodirette dal capitalismo cibernetico, con particolare riferimento all’ICT.