Meccanismo di soggettivizzazione operativa, professionale e culturale realizzata mediante interfacce taskificate e vincolanti, il cui impianto è presentato come assolutamente necessario per ottimizzare l’efficacia individuale e la produttività di impresa nell’ambito della società della prestazione e quindi come applicazione della supremazia tecnologica corrente: più cloud che web, più servizi predefiniti e strutturati che fruizione libera.
Viviamo in connessioni irregolari, ma ideologicamente universali, tra dispositivi, profili di social media, utenti e insiemi concettualmente integrate di interfacce, protocolli e architetture come è particolarmente evidente nei cosiddetti social. Il mobile, il Wi-Fi e il cloud computing mettono in atto processi di incarnazione sensoriale indirizzando gli utenti a vivere il proprio ambiente, cancellano le precedenti distinzioni, come quelle tra produttore, consumatore e distributore, sfocandole nella figura sempre più ambigua dell’utente, non più soltanto umano.