Ecologie delle conoscenze e giustizia cognitiva globale

Opponendosi alla supremazia cognitiva occidentale, Boaventura de Sousa Santos afferma,

“Le ecologie delle conoscenze sono costruzioni cognitive collettive guidate dai principi di orizzontalità (diversi saperi riconoscono le proprie differenze in modo non gerarchico) e di reciprocità (diversi saperi incompleti si rafforzano sviluppando relazioni di complementarietà reciproca). Solo così si realizza la giustizia cognitiva all’interno dei diversi gruppi sociali che resistono all’oppressione, così come nelle relazioni tra tra loro.
Nelle fasi iniziali dei processi di articolazione tra le lotte sociali (e tra le ecologie delle conoscenze che le accompagnano), la giustizia cognitiva non è probabilmente altro che un’aspirazione. Ma il processo avanzerà solo nella misura in cui l’aspirazione diventerà realtà, cioè quando le relazioni di potere cognitivo disuguali saranno gradualmente sostituite da relazioni di autorità condivisa.
La giustizia cognitiva globale, che è l’obiettivo delle epistemologie del Sud, è un’aspirazione credibile – un’aspirazione per cui vale la pena lottare – solo se guida la pratica qui e ora, nelle lotte sociali, nelle relazioni all’interno e tra i gruppi sociali che lottano contro la dominazione. L’esperienza vissuta dei fini per i quali si lotta deve cominciare a partire dai mezzi che si usano per raggiungerli”.

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