Violenza strutturale e ignoranza relazionale

Graeber osserva acutamente che:

la presenza di violenza strutturale – nella modalità di gerarchie sociali rafforzate da una minaccia sistematica dell’uso della forza – genera quasi necessariamente forme di ignoranza interna: non c’è più bisogno di (…) lavoro interpretativo e, per lo più, chi sta in alto sa molto poco di cosa passa per la testa di chi sta in basso. Anche qui i rapporti di genere sono l’esempio più paradigmatico: gli uomini, in modo straordinariamente costante e trasversale a moltissime società, tendono a non sapere pressoché nulla della vita, del lavoro o delle prospettive delle donne, mentre le donne di solito sanno molto degli uomini – in effetti, sono tenute a farlo, dato che buona parte di quel lavoro interpretativo (se si può chiamare così) sembra ricadere sempre sulle donne – il che, a sua volta, spiega come mai di norma non è considerato affatto un “lavoro”. E lo stesso accade di solito nelle relazioni di casta, di classe e in altre forme di disuguaglianza sociale. (D. Graeber, “Le origini della rovina attuale”)