Cibernetica per il comunismo

Spiega Gerovitch:

Dopo la sua inclusione nel Programma del Partito Comunista del 1961 come una delle scienze cruciali per la costruzione del comunismo, la cibernetica divenne pienamente legittimata, ufficialmente riconosciuta e quasi canonizzata. Ispirati dai loro successi iniziali, i cibernetici sovietici decisero di fare della cibernetica una “scienza del governo”. Con opzioni politiche limitate, hanno cercato di elaborare una soluzione matematica al problema politico della riforma dell’economia sovietica [in termini di controllo centralizzato,] pianificazione e gestione “ottimale” a livello nazionale (…) Dopo che Breznev ha sostituito Krusciov, l’establishment accademico e politico ha iniziato ad appropriarsi del linguaggio informatico e della tecnologia informatica come mezzo per conservare le gerarchie amministrative e le strutture di potere esistenti. Gli ideologi del partito hanno sviluppato il concetto di “gestione scientifica della società” con l’aiuto di modelli cibernetici e metodi di controllo per garantire la stabilità dell’economia sovietica e della società sovietica. (…) La cibernetica sovietica iniziò gradualmente a modellarsi come una guida metodologica universale per la scienza, la tecnologia, l’economia e persino la politica. (Slava Gerovitch – “From Newspeak to Cyberspeak: A History of Soviet Cybernetics” – traduzione in proprio)