Con questa espressione Zuboff definisce l’uso del potere strumentalizzante da parte del capitalismo di sorveglianza per ottimizzare le dinamiche e le relazioni sociali in funzione del mercato.
Questo approccio concepisce estrazione, previsione e attivazione del’esperienza umana mediante le tecnologie digitali, strumenti per possedere e rivendete elemeni di conoscenza e mezzi di apprendimento funzionali agli scopi di mercato, la cui tendenza è la perfezione, il dominio assoluto sulle sorti e sulle scelte umane.
“Per riuscirci, i capitalisti della sorveglianza hanno elaborato una visione raggelante. Vogliono una nuova società che emuli l’apprendimento delle macchine proprio come la società industriale era modellata su discipline e metodi del lavoro in fabbrica. Secondo la loro visione, il potere strumentalizzante si sostituisce alla fiducia sociale, il Grande Altro mette la certezza al posto dei rapporti umani, e la società che conosciamo sfuma nell’obsolescenza. (…)
Il potere mira alla totalità, e a intralciarlo è l’autorità: istituzioni democratiche; leggi; regolamenti; diritti e doveri; norme e contratti privati; i comuni limiti di mercato messi in atto dai consumatori, dalla concorrenza e dagli impiegati; la società civile; l’autorità politica del popolo e quella morale dei singoli individui che ancora non hanno perso la rotta.” (Zuboff).
[…] schema ricostruisce le principali caratteristiche dell’utopia della certezza descritta da S. […]
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