Neologismo coniato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione dell’emergenza COVID19, per definire la sovrabbondanza di informazioni (precise o meno) disponibili in campo sanitario, che si traduce in mancanza di chiarezza sull’attendibilità delle notizie e delle fonti e in confusione e crescita geometrica dei timori e delle angosce, così come in sottovalutazione o sopravvalutazione dei rischi.
L’infodemia entra in risonanza con la tendenza generale e consolidata delle persone a informarsi – soprattutto nei momenti critici – in modo ossessivo, caotico e non verificato sulla “Rete” e a condividere con le medesime caratteristiche e immediatamente quanto accumulato ai propri contatti, con effetti che una cinica metafora paradossale definisce “virali”.
Questo approccio – che in realtà va ben oltre il campo sanitario – è filiazione diretta della logica della socialità algocratica, che spinge alla polarizzazione, pratica l’indifferenza radicale, sfrutta le fake news ai fini dell’engagement e della manipolazione politica.
(definizione in progress)
[…] governance del pensiero unico, non sanno fronteggiare né l’emergenza sanitaria né l’infodemia e le sue implicazioni per la convivenza […]
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